C o s a v e d e r e n e i d i n t o r n i
L A V I S : I l g i a r d i n o v i t a t o d ’ E u r o p a
Il comune di Lavis, formato dagli abitati di Lavis, Pressano, Sorni, Nave San Felice e i vari Masi, giace lungo l’asta della Valle dell’Adige. Si trova fra Trento e Bolzano, in un ambiente dominato dai vigneti e dalle propaggini delle Dolomiti del Brenta, patrimonio Unesco, che vengono celebrate in tutto il mondo per la loro fantastica e inconfondibile fisionomia.
Il territorio si snoda fra le colline Avisiane, caratterizzate dalla coltivazione della vite; una millenaria sapienza contadina le ha portate ai vertici della viti-enologia italiana.
A Lavis vi consigliamo di vedere la Chiesa di San Uldarico, Palazzo Maffei, Palazzo De Schulthaus, oltre che il Giardino Bortolotti, detto dei Ciucioi, da poco riaperto al pubblico (www.ecoargentario.it). Meritano una visita ache la Chiesa di San Felice a Pressano e il Convento Agostiniano a San Michele all’Adige.
Inoltre vi invitiamo a visitare le diverse cantine e botteghe storiche del comune di Lavis, e gli storici Masi lungo la Strada del Vino.
VALLE DI CEMBRA: non solo viticoltura “eroica” e porfido…
La Valle di Cembra si snoda lontano dalle trafficate località turistiche e dalla città di Trento, ed è collegata molto bene con Lavis, Pressano e Maso Grener.
Il paesaggio naturale della valle è caratterizzato, dal punto di vista geologico, dalla “piattaforma” porfirica, formata da rocce durissime che sono state scavate dall’acqua nell’epoca glaciale. Successivamente sono state incise dal torrente Avisio, che nasce dalla Marmolada (Val di Fassa) e scorre in fondo al profondo solco della valle, fino all’abitato di Lavis.
Il paesaggio che il visitatore della Valle di Cembra può conoscere ed apprezzare in ogni stagione è caratterizzato da boschi, vigneti sostenuti dagli storici “muretti a secco” (circa 300 km lungo tutta la valle), ma anche dagli antichi Masi ed eleganti edifici, che narrano delle passate dominazioni germaniche. E’ caratterizzato inoltre da coltivazioni che sembrano sfidare la logica e la pazienza, e che hanno lottato per decenni contro la durezza porfirica del terreno. Il porfido, insieme alla coltivazione della vite, delle mele e dei piccoli frutti, rappresenta l’economia principale della valle.
Vi consigliamo di visitare le numerose chiese parrocchiali e votive lungo tutta la valle, le Piramidi di Segonzano e i laghi alpini (Lago Santo e Lago di Pinè). Vi invitiamo inoltre a visitare le cantine, le distillerie e le macellerie della valle, e durante la prima settimana di luglio potete parteciapre alla Rassegna Internazionale del Muller Thurgau a Cembra.
città
T R E N T O : l a c i t t à d e l C o n c i l i o .
TRENTO: la città del Concilio.
Incastonata nel cuore delle Alpi, la città di Trento si sviluppò al tempo dei Romani. Di quel periodo conserva ancora parecchi elementi, come ad esempio lo spazio archeologico sottereaneo (Tridentum) e la Basilica Paleocristiana; questi siti offrono rari ma completi esempi di urbanistica romana, in un’allestimento affascinante e suggestivo.
Nel corso della sua millenaria evoluzione, Trento ha saputo fondere tra loro elementi di tradizioni molto diverse, provenienti dal Nord e dal Sud Europa. Ne è nata una mescolanza davvero unica, tanto da destinare la Città di Trento quale sede del Concilio della Controriforma (1545-1563).
Dal punto di vista culturale la città propone una gamma davvero ampia di alternative: dalla Storia che si respira nell’austero Castello del Buonconsiglio, agli aspetti particolari della vita della Chiesa presentati al Museo diocesano; dalle diverse iniziative per grandi e piccoli del Museo delle Scienze (MUSE progettato da Renzo Piano), all’arte moderna di Palazzo delle Albere e del Mart a Rovereto.
In inverno Trento diventa la capitale alpina del Natale, grazie ad uno dei mercatini più rinomati ed apprezzati.
I CASTELLI DEL TRENTINO.
In Trentino ci sono più di 70 castelli, a testimonianza di una storia molto importante nelle diverse epoche. Visitare questa regione attraverso i suoi castelli può essere un modo nuovo, oltre che interessante dal punto di vista storico e artistico.
ALTOPIANO DELLA PAGANELLA
L’altopiano della Paganella è una zona del Trentino spettacolare, grazie alla presenza del gruppo delle Dolomiti di Brenta che maestose si specchiano nel lago di Molveno.
I centri principali dell’altopiano della Paganella sono:
- Molveno, con l’omonimo lago, è un paese di origini antiche, meta turistica da oltre un secolo. Questo piccolo centro abitato, arricchito dalla chiesa di San Borromeo, ha visto l’alternarsi di personaggi illustri tra i propri ospiti;
- Fai della Paganella è collocato su un altopiano e si caratterizza per la presenza delle case tradizionali poste ai lati della statale. Anche questa località è una meta apprezzata dai turisti da oltre un secolo;
- Andalo fu fondato in epoca medievale e inizialmente era formato da 14 masi.
PIANA ROTALIANA
Nella valle dell’Adige, a metà strada tra Trento e Bolzano, si trova la Piana Rotaliana Königsberg: un ampio vigneto che dal letto del fiume sale fino alle colline, cinto a oriente e occidente da imponenti montagne. La sua posizione di confine tra l’area mediterranea e quella germanica e il passaggio di importanti vie di comunicazione lo hanno reso nei secoli un crocevia di culture. Questo è visibile nell’omogeneità del paesaggio attuale: le vigne assolate, attraversate da corsi d’acqua e abbracciate da ripidi pareti rocciose; i palazzi nobili e le chiese; i campi solcati da passeggiate pianeggianti, gli scorci a volo d’uccello sulla valle dell’Adige che si godono dalle cime dei monti che cingono la Piana Rotaliana.
Vi consigliamo di salire sul monte di Mezzocorona a piedi o utilizzando la funivia, e di visitare le cantine e distillerie del territorio.
www.pianarotaliana.it